L’inserimento è uno tra i momenti più delicati sia per il bambino sia per il genitore ed è il periodo necessario al bambino, ai genitori e agli educatori per ambientarsi nella nuova situazione comunicativo-relazionale che si va creando a seguito dell’entrata a scuola del bambino.
L’inserimento avviene gradualmente e preferiamo personalizzarlo in relazione alle esigenze e alle emozioni sia del piccolo che dei genitori. In particolare lo stato d’animo della mamma influenza molto il bambino soprattutto al momento dei saluti, a questo proposito potrebbe essere di grande aiuto a ritualizzare il momento con la solita frase o coccola mostrando al bambino una certa sicurezza e fiducia nei confronti dell’ambiente e delle persone a cui viene affidato.
L’inserimento serve la bambino per trovare nell’insegnante un sicuro punto di riferimento che lo accompagna all’interno della nuova vita alla scuola Il passaggio dall’ambiente domestico ad un ambiente come la scuola propone problemi di riorganizzazione dell’esperienze e di costruzione delle reti relazionali con i compagni e le maestre, è un momento nel quale il piccolo acquisisce nuove consapevolezze e comincia a costruire il suo “io sociale”.
Nei primi giorni di frequenza il bambino, limita la sua permanenza a sole poche ore, con il genitore che rimane nelle vicinanze della scuola in caso di “emergenza”. Le ore aumenteranno progressivamente con il passare dei giorni, ed i genitori potranno cominciare a lasciare il bimbo per più ore o addirittura per tutto l’orario.
La fase di inserimento si conclude quando il bambino dimostra, attraverso il suo comportamento, di aver raggiunto un buon livello di sicurezza.
L’educatore sarà sempre disponibile a rispondere ad eventuali richieste, domande o dubbi da parte del genitore.
IL momento del pranzo e della nanna verranno introdotti solo quando il bambino sarà completamente inserito nell’ambiente.
Ricordiamo che è indispensabile per la tranquillità del bambino che durante il periodo dell’inserimento sia sempre lo stesso genitore o parente a seguire il bambino in questo passo.
Preparare il bambino alla nuova esperienza,evidenziandone gli aspetti positivi, ovvero la possibilità di incontrare nuovi amici e giocare con nuovi giocattoli,e sostenerla una volta rientrati a casa,ripetutamente ricordando le situazioni stimolanti e piacevoli che si sono vissute insieme.
Affidarsi ai piccoli suggerimenti delle educatrici, nel momento dell’ingresso a scuola, tenendo conto del fatto che loro conoscono spazi,e occasioni che la scuola offre.
Portare un oggetto a cui il bambino è particolarmente affezionato e che può riportare con sè all’uscita.
Accettare le prime proposte di staccarsi dal proprio bimbo nella terza giornata (per un tempo molto ridotto) con fiducia; se le educatrici ve lo propongono, è perchè hanno notato nel bambino segnali positivi, ovvero è “pronto” ad affrontare un primo distacco.
Al momento di lasciare la scuola, anche di fronte all’eventuale pianto del bambino,il genitore deve farlo rapidamente, senza mostrare titubanze o incertezze o lasciarsi prendere apertamente dal dubbio di uscire.
I segnali di disagio del bambino (pianto forte e prolungato, il non volersi staccare fisicamente dalla mamma ecc) non devono far pensare a un fallimento della nuova esperienza, ma costituiscono un fatto passeggero, destinato ad attenuarsi e a scomparire. I tempi dell’ambientamento non sono uguali per tutti e ogni bambino ha le proprie originali sensazioni e comportamenti che occorre rispettare.
Cercate il più possibile di partecipare ai momenti di vita sociale della scuola (assemblee, feste, ecc) perchè ciò vi consentirà non solo di conoscere maggiormente l’ambiente e le persone della scuola, ma di condividere e sostenere in modo più significativo l’esperienza del vostro bambino, sentendovi attivi e “protagonisti”.