Programmare significa stabilire le modalità pratiche dell’attività dei docenti, significa decidere quel che si deve fare, come lo si deve fare, dove e quando, come previsto negli Orientamenti per Scuola dell’infanzia…
La programmazione si configura come un documento che si struttura in questi punti fondamentali:
- osservazione sistematica e occasionale. Nella Scuola dell’ infanzia, in modo particolare, per la rilevazione delle dinamiche relazionali bambino-bambino, bambino-adulto e del rapporto del bambino con gli spazi e il materiale. E’ attraverso l’osservazione sistematica che si valutano le esigenze del bambino per strutturare e successivamente, riequilibrare le proposte educative
- definizione degli obiettivi, ossia delle mete educative che si intendono conseguire; sapere dove si vuole arrivare o cosa si vuole ottenere.
- scelta dei contenuti e delle esperienze per l’attuazione delle attività didattiche, nonché dei materiali di lavoro e dei sussidi che si ritengono utili per promuovere il processo formativo.
- identificazione delle procedure didattiche, cioè dei metodi e delle strategie di insegnamento.
- verifica degli obiettivi scelti e perseguiti.
- riprogrammazione
Questo lavoro, di competenza dei docenti, collegialmente e individualmente, seguendo le linee di un programma che prescrive sul piano nazionale quali debbano essere i contenuti formativi e le abilità fondamentali da conseguire, predispone una adeguata organizzazione didattica, affinché il programma possa essere svolto muovendo dalle effettive capacità ed esigenze di apprendimento degli alunni.
Per la definizione degli obiettivi operativi relativi ad ogni campo di esperienza e disciplina, si fa riferimento ai Curricoli Minimi redatti dal Collegio Docenti della Scuola Materna
Progettazione
Attraverso lo strumento della Progettazione il nostro Istituto interpreta e sviluppa le indicazioni programmatiche nazionali, in relazione alle opportunità offerte dal territorio e in coerenza con i propri obiettivi formativi.
Dall’analisi dei bisogni e delle risorse disponibili, scaturisce la pianificazione di interventi intenzionali e sistematici, raggruppati in tre grandi aree:
- prevenzione del disagio e promozione all’agio, per star bene a scuola e non solo;
- integrazione e orientamento, per conoscere il territorio di appartenenza e valorizzarne le caratteristiche, per scoprire e rispettare la “diversità”, per sviluppare la consapevolezza del proprio percorso formativo;
- ampliamento dell’offerta formativa, per potenziare la conoscenza delle lingue straniere, per costruire percorsi multimediali di studio, per dare spazio alla formazione sportiva.
Per la stesura di ciascun Progetto vengono esplicitati:
- destinatari
- bisogni formativi
- obiettivi
- piano di azione (soggetti, metodologie, tempi, luoghi, ecc.)
- verifica
- documentazione e diffusione degli esiti
- indicazione delle risorse necessarie
- analisi dei costi del Progetto.
Documentazione
Un’attenta documentazione consente di rendere visibile, anche ad interlocutori esterni, l’itinerario educativo che si compie nella scuola.
Valutazione
La valutazione dei livelli di sviluppo di conoscenze e di abilità prevede:
- un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità del bambino;
- dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di adeguare le proposte educative ed i percorsi di apprendimento;
- dei bilanci quadrimestrali per la verifica degli esiti formativi e cognitivi.
Progetti
Come già indicato nel paragrafo relativo alla progettazione, i Progetti dell’Istituto Comprensivo sono raggruppabili in tre grandi aree, che fanno riferimento alle finalità e agli obiettivi della scuola.
Formazione e aggiornamento
La scuola sta cambiando e i processi organizzativi stanno, conseguentemente, diventando sempre più complessi. Il nuovo sistema formativo richiede ai docenti una nuova professionalità: si è sempre più convinti che una buona scuola, e quindi gli esiti formativi degli studenti, dipendano moltissimo dalla qualità degli insegnanti e che una buona professionalità si misuri anche dalla qualità della formazione.
Gli insegnanti sono sostenuti durante il proprio percorso formativo, dalla pedagogista che li aiuta a costruire la propria progettualità.
I percorsi che ciascun insegnate seguirà, arricchiranno la scuola di materiale ed esperienze nuove. Contemporaneamente si lavorerà alla costruzione di un percorso formativo interno, (programmazione, valutazione, documentazione).
Gestione interna
Nella Scuola dell’ infazia bambini sono divisi in sezioni, omogenee o eterogenee.
Le attività si svolgono per cinque giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, dalle 7.00 alle 18.00.
Nell’orario scolastico i bambini usufruiscono della colazione, del pranzo e della merenda.
Articolazione degli spazi
- Atrio strutturato al fine di consentire funzioni di accoglienza ed incontro con le famiglie.
- Aula polivalente con servizio di segreteria
- Bagno e spogliatoio del personale.
- Bagno degli alunni.
- Tutti i vani sono attigui tra di loro e facilmente raggiungibili.
- Aula per l’attività dei bambini dai 3 ai 4 anni.
- Aula per l’attività dei bambini dai 4 a 6 anni.
- Refettorio.
- Cucina.
- Aula per le attività libere e di laboratorio.
- Giardino attrezzato per giochi all’aria aperta.